OPERA CINESE
Un braccialetto fatto di giada
【CORRIERE DELLA SERA】
1988-06-19
Nell’ambito delle manifestazioni extra-cinematografiche che integrano anche a Roma il calendario delle prolezioni e degli incontri della Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro si segnala domani alle 21, al Teatro Olimpico, uno spettacolo di Opera Cinese. La ventiquattresimaedizione della Mostra internazionale del Nuovo Cinema che si conclude oggi a Pesaro, ha compreso tre sezioni monografiche dedicate rispettivamente alla "Nouvelle Vague Taiwanese" (1982/1988), al "Nuovo Cinema Portoghese" e alla "Scuola di Leningrado".
Lo spettacolo, in programma domani sera a Roma, sara proposto in relazione e a integrazione del ciclo cinematografico "Nouvelle Vague Taiwanese".
La compagnia Ya-Yin di Taiwan presentera un’antologia del suo repertorio composta da tre spettacoli: "Il braccialetto di giada", "Incontro nella vecchia capitale" e "L’ingiustizia fatta a Dou E". Da sempre, la piu alta aspirazione della compagnia "Ya-Yin Ensemble" e quella di riuscire a presentare in modo vivo alla gioventu "il tesoro prezioso" che e l’opera cinese, una forma artistica che costituisce un concentrato della tradizione culturale nazionale.
Il primo dei tre spettacoli proposti e "Storia di un braccialetto di giada caduto a terra e raccolto": la protagonista e una ragazza giovane, bella e giudiziosa. Nella interpretazione della vicenda, la prima attrice Kuo Hsiao-Chuang si affida completamente alla mimica, si accompagna con il violino cinese e suona, tra i diversi motivi, "Mare blu" e "La bella del salice".
Il secondo spettacolo e "Incontro nella vecchia capitale – il convegno di Ku Ch’eng", ambientato nell’epoca dei tre regni quando i tre protagonisti fanno un giuramento di amicizia e si impegnano a vivere o a morire insieme. Il terzo spettacolo e "L’ingiustizia a Dou E (La via degli spiriti)".
La protagonista di questa vicenda e ancora Kuo Hsiao-Chuang, molto nota in patria, premiata nel 1970 dall’Associazione per le Arti della Repubblica di Cina, scelta come una delle "Dieci giovani donne di distinzione" a causa delsuo eccezionale contributo alla rappresentazione dell’Opera Chinese. (r. s.) |